storia

La famiglia Palumbo, proprietaria da quattro generazioni, iniziate con i bisnonni Vincenzo e Orsola nel 1934, continua l'attività con i pronipoti Francesco e Giuseppe che, grazie alla loro esperienza maturata in alberghi e ristoranti all'estero, si dedicano alla conduzione di Villa Maria con giovanile entusiasmo ma con lo stessa attenzione ed amore degli avi.

Ricca ed interessante è la storia di questa villa, situata in un’oasi di assoluta tranquillità raggiungibile unicamente a piedi. Ex dimora dei nobili romani Marchesi De Cinque, storia che si mescola con quella di Ravello e della costiera amalfitana. La struttura, che conserva l'elegante forma del palazzotto signorile, senza ascensore, nel corso degli anni ha subito delle significative ristrutturazioni che l'hanno portata all'attuale splendore. In tutti gli ambienti, saloni, scale e soggiorni è possibile ammirare gli antichi pavimenti in marmo, mentre nelle camere e nei bagni fanno mostra di sé le maioliche dipinte a mano dai maestri della Scuola Vietrese.

Gli arredi di Villa Maria sono estremamente curati e consoni allo stile della villa; stile liberty e art déco sono presenti accanto a bellissimi lampadari in vetro di Murano, ogni angolo accoglie il visitatore facendo rivivere la magia del passato.

Gli ambienti sono comunque dotati di moderne tecnologie, le camere sono state rinnovate all'insegna del confort, nei bagni è possibile rilassarsi nella doccia o nella vasca con idromassaggio; l'intera Villa è dotata di aria condizionata.

Sono molti gli ospiti illustri che hanno soggiornato a Villa Maria. Di alcuni si conserva la testimonianza del loro passaggio, Giovanni di Borbone delle Due Sicilie ha lasciato una dedica molto significativa del suo soggiorno, di Benito Mussolini, si conserva una lettera in cui ringrazia per l'ospitalità ricevuta, lo scultore Mastroianni incantato dalla bellezza di Villa Maria, lascia come omaggio una sua opera.

Alberto Granado, compagno di avventure e braccio destro di Che Guevara scrive: "Admirado por la beleza del lugar y la calida hospitalidad de sus habitantes les dedico estas linea".